Aufklärung cattolica ed età delle riforme.
Giovanni Battista Graser nella cultura europea del Settecento
Memorie serie II, vol. VIII (2004)
A cura di Serena Luzzi
Atti della giornata di studi
Rovereto, 6 maggio 2003
Memorie dell'Accademia Roveretana degli Agiati
ser. II, vol. VIII
La personalità del sacerdote roveretano Giovanni Battista Graser (1718- 1786) è per molti aspetti emblematica, esposta com'è alle sollecitazioni di due diversi ambienti culturali, quello italiano e quello tedesco, e rappresentativa dell'impegno e delle difficoltà di tutta una generazione di intellettuali cattolici moderati, attivi nei decenni centrali del Settecento, di fronte alle sfide e ai problemi dell'Illuminismo maturo. Discepolo di Girolamo Tartarotti, che a lui lascia in eredità la sua preziosa raccolta di manoscritti, Graser prende parte alla battaglia contro gli ultimi processi di stregoneria: un suo pamphlet circola in Austria e in Baviera, dove vien tradotto e ampiamente discusso. Dopo un lungo soggiorno a Bolzano presso il cancelliere bibliofilo Francesco Giuseppe Rosmini, è chiamato all'università di Innsbruck negli anni delle riforme e dei dibattiti sul giusnaturalismo: nella capitale tirolese e dei dibattiti sul giusnaturalismo: nella capitale tirolesse Graser insegna filosofia morale, storia e infine patristica, rivestendo al tempo stesso, per vent'anni, il ruolo di bibliotecario cesareo (1761 – 1779). Intrattiene relazioni epistolari con importanti esponenti della cultura italiana ed europea: con il nunzio apostolico Giuseppe Garampi, leader della cosiddetta «internazionale ultramontana», Graser resta in contatto fino alla vigilia della morte. Da Innsbruck scrive quasi quotidianamente gli amici Baroni Cavalcabò, ai Vannetti padre e figlio, a Francesco Saibante. Dopo il rientro a Rovereto, nel 1779, il teologo massone Carl Schwarzl lo tiene al corrente delle novità in atto in Austria.
Franco Venturini ha dedicato Giovanni Battista Graser parole lusinghiere definendol, per l'ambito trentino, «uno dei tramiti attraverso i quali si collega lo spirito critico di Tartarotti con la volontà illuministica di Carlantonio Pilati». Un giudizio formulato trent'anni fa, al quale tuttavia non è seguito alcuno studio approfondito e organico, in grado di collocare correttamente il roveretano nella cornice della storia della cultura del Settecento europeo.
In questo volume si presentano gli Atti della giornata di studi dedicata alla figura e all'opera di Giovanni Battista Graser, con la quale si è inteso riprendere e proseguire le riflessioni da tempo rivolte , per iniziativa dell'Accademia roveretana degli Agiati, all'elaborazione in area trentina dei momenti più rilevanti del pensiero italiano ed europeo nel secolo dei Lumi.