Cultura letteraria e sapere scientifico
nelle accademie tedesche e italiane del Settecento
Memorie serie II vol. VII (2003)
A cura di Stefano Ferrari
Memorie dell'Accademia Roveretana degli Agiati
ser. II vol. VII
Le accademie rappresentano nella storia intellettuale europea del Settecento i luoghi deputati alla ricerca culturale e scientifica.
Esse si oppongono nettamente alle università, le quali non solo sono istituzioni che mirano esclusivamente all'insegnamento e alla formazione, ma costituiscono anche le roccaforti della difesa oltranzistica della filosofia e della scienza tradizionali.
La necessità di trovare nuove forme di sociabilità rispondenti alle più recenti esigenze della cultura scientifica obbligano molti intellettuali europei a creare delle associazioni volontaristiche che permettano un esercizio della ricerca più libero e meno vincolato rispetto ai modelli dei saperi passati.
Pur opponendosi alle forme di organizzazione cetuale o corporativa dei secoli precedenti, molte accademie sottoposte in particolare all'influenza del governo austriaco, come quelle di Rovereto e di Mantova, si caratterizzano in quanto luoghi di raccordo tra i ricercatori corrispondenti e le élites aristocratiche locali.
In altri termini, le società cercano sì la scienza e la cultura, ma mantengono fede anche al bisogno di continuare a dare prestigio ai ceti nobiliari locali che sono i principali responsabili dei sodalizi e i maggiori garanti della loro sopravvivenza e della loro operatività.