Discriminazioni e nuove disuguaglianze. Persistenze ideologiche e traguardi mancati

 

Incontro con Daria de Pretis - Giudice della Corte costituzionale.
Presenta Patricia Salomoni - Vicepresidente Accademia degli Agiati

La conquista di alcuni diritti civili negli anni settanta del secolo precedente ha prodotto un’indiscutibile emancipazione della donna da modelli precostituiti e obsoleti. La Costituzione italiana e la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione europea consacrano il divieto della discriminazione sulla base del sesso, ma questo comune sentire spesso confligge con la realtà. Nelle sedi istituzionali dove si prendono decisioni importanti la rappresentanza femminile è troppo spesso assente o di gran lunga minoritaria. I livelli di occupazione femminile in Italia sono più bassi rispetto agli Stati europei più sviluppati. Un insufficiente investimento nei servizi di assistenza e nel potenziamento degli asili nido crea una disparità fra l’uomo e la donna sulla quale continua a ricadere il lavoro di cura non retribuito. La pandemia sta funzionando da acceleratore di certe tendenze, la prima è l’ampliamento delle disuguaglianze che colpisce tutti, ma non tutti allo stesso modo. I dati della Caritas confermano un progressivo depauperamento dei soggetti più deboli. La povertà sembra riguardare soprattutto i giovani e le donne.

Daria de Pretis, Avvocato e Professore ordinario di Diritto Amministrativo presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Trento, nel 2013 è stata eletta Rettore della stessa Università, carica che ha conservato fino al 2014 quando il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’ha nominata Giudice della Corte Costituzionale. È una delle tre donne che fanno parte di tale Istituto, composto da 15 membri e sorto nel 1956 a garanzia dei Diritti sanciti dalla Costituzione. In qualità di Giudice costituzionale si è occupata dei diritti dei più deboli, soprattutto della condizione delle donne e degli uomini detenuti nelle carceri, visitati negli ultimi due anni nel corso del “Viaggio in Italia”.

Evento organizzato dall'Accademia Roveretana degli Agiati e dall'Ordine degli avvocati di Rovereto con il patrocinio dell'Associazione Nazionale Forense.