L’eco dei grandi maestri. Pittori e botteghe del Seicento in Val Lagarina
10 dicembre 2025 - ore 20.30 | Chiesa di San Giovanni Battista
Borgo Sacco, via Fedrigotti, 1, Rovereto (TN)
Il Museo Diocesano Tridentino e l’Accademia roveretana degli Agiati presentano L’eco dei grandi maestri. Pittori e botteghe del Seicento in Val Lagarina, volume edito da Scripta Edizioni e curato da Domizio Cattoi, direttore del Museo Diocesano Tridentino. L’opera è il risultato di un progetto di ricerca congiunto tra le due istituzioni, nato con l’obiettivo di valorizzare un patrimonio artistico diffuso e spesso trascurato, profondamente radicato nella storia culturale della valle.
Il libro raccoglie contributi di Carlo Andrea Postinger e Roberto Adami, che firmano l’introduzione storica e le biografie degli artisti studiati. La ricerca si concentra sulla produzione pittorica “minore” della Val Lagarina nel XVII secolo, un insieme di opere conservate in chiese, oratori e luoghi periferici, raramente al centro dell’attenzione storiografica. Attraverso una vasta indagine d’archivio e la consultazione sistematica della banca dati dell’Inventario dei beni storico-artistici dell’Arcidiocesi di Trento, il volume restituisce dignità e visibilità a queste testimonianze, rivelandone il valore storico, sociale e identitario.
Al centro del lavoro figurano tre artisti attivi nel Seicento lagarino — Giovanni Battista Comenduni, Nicolò Pedrotti e Abraham Stolz — la cui attività permette di ricostruire dinamiche di bottega, reti di committenza e circolazione dei modelli figurativi. Particolare attenzione è riservata al ruolo delle stampe, fondamentali strumenti di lavoro per gli artefici “minori”, che traevano ispirazione dai grandi maestri dell’arte europea reinterpretandone le invenzioni secondo le esigenze devozionali locali e le prescrizioni post-tridentine.
Una figura simbolica che attraversa le pagine del volume è la mistica roveretana Giovanna Maria della Croce (Bernardina Floriani). Figlia del pittore Giuseppe Floriani, cugina di Comenduni e figura centrale per la spiritualità seicentesca della regione, la religiosa rappresenta un nodo biografico e culturale che intreccia le storie dei tre artisti. Il pittore Abraham Stolz, appena giunto da Praga, ne realizzò numerose “vere effigi” destinate a conservarne la memoria nel contesto della causa di canonizzazione. La sua vicenda si inserisce così nella trama più ampia dell’arte e della devozione della Val Lagarina.
Il volume invita a riscoprire un patrimonio fragile, spesso minacciato dalle trasformazioni del territorio, e propone una lettura che intreccia arte, paesaggio, architettura sacra e identità comunitarie. Un contributo che si colloca nella più ampia riflessione sulla geografia artistica regionale e sulla sociologia dell’arte, mostrando come anche le opere meno celebri siano in grado di raccontare storie fondamentali per la memoria delle comunità.
La presentazione pubblica del volume si terrà mercoledì 10 dicembre 2025 alle ore 20.30 nella chiesa di San Giovanni Battista a Sacco (Rovereto), luogo particolarmente significativo: l’edificio conserva infatti il principale nucleo di opere di Gasparantonio Baroni, protagonista del barocco locale, oltre a un importante ciclo di affreschi di Giovanni Battista Comenduni nella cappella dell’Annunziata. Una cornice ideale per un percorso che, nel volume, prende avvio proprio dal Comenduni per approdare alla soglia dell’attività del Baroni.
Interverranno:
– Patricia Salomoni, presidente dell’Accademia Roveretana degli Agiati
– Luca Gabrielli, direttore dell’Ufficio Beni storico-artistici della Provincia autonoma di Trento
– Gli autori del volume
Si ringrazia il Museo Diocesano Tridentino per la locanina dell'evento.






