«Done, piansì, ché Amor pianse in segreto». Giulietta e Romeo di Riccardo Zandonai

A cura di Irene Comisso e Federica Fortunato.

Centro Internazionale di Studi «Riccardo Zandonai»
Accademia degli Agiati e Scripta edizioni, 2023


Alla memoria di Antonio Rostagno

Giulietta e Romeo riassume in sé e nella sua fortuna critica e teatrale le ambiguità e le contraddizioni che hanno accompagnato larga parte della produzione di Riccardo Zandonai e che permangono ancor oggi rendendo problematica una sua piena e convinta ripresa. Se nel panorama operistico internazionale la popolarità di Francesca da Rimini non è mai venuta meno (ricordiamo qui l’ultimo, elegante allestimento alla Deutsche Oper di Berlino nel maggio 2023), Giulietta e Romeo ha conosciuto un destino meno radioso. Oggetto di grandi aspettative da parte dell’autore («Giulietta sarà di Francesca sorella maggiore», prospettava Zandonai a Nicola D’Atri il 7 aprile 1921), l’opera ha conservato nei cartelloni teatrali una presenza dignitosa, ma intermittente e dagli anni Ottanta sembrava essere scivolata nel limbo dei lavori storicamente nobili ma trascurabili. Con l’avvicinarsi del centenario dalla prima rappresentazione (1922) si è tuttavia assistito ad un diffuso e rinnovato interesse, concretizzato in un forte investimento creativo attraverso riletture scenografiche e drammaturgiche ardite e attualizzanti.
Seguendo la cronologia dei lavori teatrali, il Centro Studi Zandonai si dedica sistematicamente all’approfondimento di singole opere; nel 2022 intorno a Giulietta e Romeo ha curato una serie di iniziative a carattere scientifico e divulgativo dal titolo «Done, piansì, ché amor pianse in segreto». Eventi e studi nel centenario di Giulietta e Romeo di Riccardo Zandonai; culminato in un convegno (13-14 ottobre) e in un concerto lirico, il progetto si è allargato
coinvolgendo anche altri enti culturali.

In questo quinto volume di Studi Zandonaiani sono raccolti saggi derivati principalmente dal convegno roveretano che ha visto una (fortemente voluta) apertura generazionale: giovani studiosi (Conservatorio di Trento e Riva del Garda, Dipartimento di Musicologia e Beni  ulturali dell'Università di Pavia) si sono avvicinati sl mondo zandonaiano con lavori di analisi della partitura e indagini sulla vocalità.

A questo link l'indice del volume

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