Carlantonio Pilati. Di una riforma d'Italia
ossia dei mezzi di riformare i più cattivi costumi, e le più perniciose leggi d'Italia
Saggio introduttivo, edizione e commento a cura di Serena Luzzi
Edizioni di Storia e Letteratura 2018
Di una riforma d’Italia: questo il titolo scelto da Carlantonio Pilati (1733-1802) per quella che sarà sotto ogni profilo la sua opera più fortunata, più citata e più commentata. A 250 anni dalla prima edizione del libro (1767), avvenuta in clandestinità nella città svizzera di Coira, vale la pena ritornare sulla proposta riformatrice dell’autore, intellettuale della secolarizzazione, collocato nell’empireo dell’illuminismo italiano da Franco Venturi, addirittura eletto a “guida attraverso il secolo dell’Illuminismo” da Ulrich Im Hof, ma sorprendentemente mai riletto in tutta l’ampiezza del suo progetto e del suo pensiero, a dispetto della sua fama e di qualche ripresa recente ma parziale. Sino ad ora mancava all’appello un’edizione commentata della Riforma d’Italia: basata su un accurato esame delle fonti e su una precisa ricostruzione della tormentata biografia dell’autore, l’edizione commentata consente finalmente di affrontare la Riforma d’Italia con piena consapevolezza della sua carica innovativa, ma anche dello stile compilatorio con cui il libro è stato costruito. L’introduzione, che intende essere una biografia del libro, darà conto anche delle modalità di ricezione del titolo, delle traduzioni (2 versioni in lingua francese, una in lingua tedesca), delle censure subite, della rinnovata attualità della Riforma nel corso dell’Ottocento italiano.
Indice
Ringraziamenti
pag. IX
Introduzione
Riformare l’Italia
Biografia di un progetto secolarizzatore
Parte I - La nascita
I. Il padre (semi)nascosto: Carlantonio Pilati
pag. XVII
1. La paternità, anonima ma non troppo
pag. XVII
2. Istinto e relatività: il sistema di Pilati
pag. XXII
3. I filosofi amano l'Italia. Riflessioni a due mani con Giseppe Bassetti, l'autore complementare
pag. XXVIII
II. Concepimento e genealogie (post-confessionali)
pag. XXXI
1. Sotto i torchi elvetici: un progetto in due edizioni (Coira 1767, 1770)
pag. XXXI
2. Il puzzle post-confessionale: le fonti per riformare l'Italia
pag. XXXIV
3. «Gridare bene»: la pedagogia dello stile urlato
pag. XLI
Parte II - La personalità, le inclinazioni, le passioni
III. Secolarizzare l'Italia. I bersagli
pag. XLVII
1. Resistere contro il papa-re!
pag. XLVII
2. I chiostri oziosi
pag. L
3. Se l'ateismo è meglio della superstizione
pag. LIII
4. La «giustizia esiliata»
pag. LVI
5. Diffamazione a mezzo stampa: i bersagli personali
pag. LIX
IV. Secolarizzare l'Italia. Dalla denuncia all'azione
pag. LXV
1. Il mezzo: principi sagrestani
pag. LXV
2. Tollerare conviene
pag. LXVIII
3. Una nuova giurisprudenza e toghe dirozzate
pag. LXXIV
4. Scuole laiche: la riforma degli studi del '67
pag. LXXVII
5. Studiate l'inglese! La riforma dell'istruzione del '70
pag. LXX
6. Educare gli italiani al buon gusto
pag. LXXXV
V. Strumenti di corredo
pag. LXXXIX
1. Censura (di Stato) e colonne dell'infamia
pag. LXXXIX
2. Lezioni di economia per la Santa Sede
pag. XC
Parte III - I parenti stretti, gli amici, i nemici
VI. Le censure dall'alto
pag. XCVII
1. La censura di Stato. Il processo di Maria Teresa
pag. XCVII
2. A pranzo con Mozart, o: il bando dalla Serenissima
pag. CI
3. Censura ecclesiastica ed ecclesiastici censori
pag. CIV
VII. I compagni di strada. Recensioni, traduzioni, manipolazioni
pag. CIX
1. «Ma che bel libro!». Voltaire legge la Riforma d'Italia
pag. CIX
2. Il giudizio dei salotti e le recensioni
pag. CXI
3. Le traduzioni
pag. CXIV
4. La riforma d'Italia e il Risorgimento
pag. CXIX
VIII. Riformare oltre la 'Riforma'
pag. CXXVII
1.«Dio non proibisce il divorzio»: la riforma del matrimonio
pag. CXXVII
2. Spose obbedienti e nel talamo piacere
pag. CXXXI
3. Pilati contro Beccaria: riformare la giustizia penale
pag. CXXXIV
Biografia di Carloantonio Pilati
pag. CXXXIX
Opere di Carloantonio Pilati e relative traduzioni e riedizioni
pag. CLIII
Criteri di edizione
pag. CLXI
Di una riforma d'Italia ossia dei mezzi di riformare i più cattivi costumi e le più perniciose leggi d'Italia
Edizione seconda accresciuta di altrettanto. In Villafranca 1770
Prefazione alla seconda edizione
pag. 3
Introduzione
pag. 13
Capo primo. Del pontefice, e delle leggi canoniche
pag. 21
Capo secondo. Della tolleranza in punto di religione
pag. 33
Capo terzo. Del clero
pag. 37
Capo quarto. Dei Monisterj
pag. 43
Capo quinto. Intorno al medesimo soggetto
pag. 49
Capo sesto. Dell'eccessivo culto de' Santi
pag. 55
Capo settimo. Delle vite de' Santi, e de' libri ascetici
pag. 67
Capo ottavo. Dell'uso de' Santi Padri
pag. 71
Capo nono. Della theologia, della storia ecclesiastica, e dello studio del diritto canonico
pag,79
Capo decimo. Della religione
pag. 89
Capo undiceimo. De' beni ecclesiastici
pag. 103
Capo duodecimo. Di certi mezzi generali per intraprendere una riforma
pag. 107
Capo decimoterzo. Umilissima supplica del Popolo Romano, al Sommo Pontefice per lo Ristabilimento dell'Agricultura, delle Arti, e del Commerzio
pag. 117
Capo decimoquarto. Delle Leggi civili
pag. 139
Capo decimo quinto. In cui si mostra, che il presente è il tempo più opportuno di liberare l'Italia dalla tirannia dei pregiudizi, e della superstizione
pag. 171
Capo decimosesto. Lettera sopra certi studj degli italiani
pag. 183
Capo decimosettimo. Delle immunità ecclesiastice
pag. 259
Postfazione
«La breve ma intensa età di Carloantonio Pilati»
pag. 289
Bibliografia e indici
Bibliografia
pag. 297
Indice dei nomi
pag. 329
Indice delle tavole
pag. 339