Lavinia Azzone vince il Premio Claudio Groff. Tradurre letteratura, tradurre mondi 2024

È Lavinia Azzone con la traduzione del romanzo di Shida Bazyar, Di notte tutto è silenzio a Teheran, pubblicato da Fandango Libri, la vincitrice della terza edizione del Premio Claudio Groff. Tradurre letteratura, tradurre mondi. Per una traduzione letteraria dal tedesco.

La giuria del Premio, con Margherita Carbonaro, Michele Sisto e Ada Vigliani, ha motivato la sua scelta sottolineando come la traduttrice abbia saputo rendere con sicurezza, efficacia e sensibilità il flusso e il ritmo dell’originale, riproducendone in italiano la peculiare voce con le sue differenti tonalità emotive.

Al secondo posto pari merito, Diana Battisti con la traduzione di Tersite di Stefan Zweig, pubblicato da Editoria & Spettacolo, e Roberta Calamita con Convalescenza di Peter Weis pubblicato da Mimesis.

Nella traduzione dell’opera teatrale Tersite di Stefan Zweig, Diana Battisti ha saputo trovare una soluzione convincente e di buon gusto – commisurata al testo e alla sua destinazione – al problema della resa in italiano del verso tedesco. La giuria rivolge anche a lei l’invito a continuare a esercitare il suo talento nella traduzione letteraria. 

Roberta Calamita ha affrontato con lodevole risultato la traduzione di un testo estremamente complesso quale Convalescenza di Peter Weiss, mostrando attenzione alle particolarità lessicali e specialmente sintattiche del testo. Questo riconoscimento è anche un invito a continuare a misurarsi nella traduzione letteraria. 

Da noi tutti le più vive congratulazioni! 

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