Ci ha lasciati Giuseppe Osti


L'Accademia Roveretana degli Agiati esprime vivo cordoglio per la scomparsa di Giuseppe Osti, socio ordinario per la Classe di Scienze umane dal 1992. Il professor Osti va senz’altro ricordato come uno dei protagonisti della vita accademica degli ultimi trent’anni. Egli infatti non solo offrì un valido contributo culturale e scientifico all’attività degli Agiati, ma si mise concretamente al servizio dell’istituzione assumendo compiti operativi poco visibili, ma essenziali per il buon funzionamento del sodalizio.
Ne fu infatti Revisore dei conti dal 1994 al 2010; assunse inoltre la carica di Direttore degli Atti accademici per la sua classe di appartenenza, subentrando in questo delicato e impegnativo compito ad Adriano Rigotti, scomparso nel 2003. 
Osti esercitò in maniera ammirevole il nuovo incarico, mantenuto fino al 2014, applicandosi con passione e generosità a una mansione complessa e faticosa, non priva di responsabilità e difficoltà. Precisione e accuratezza erano la cifra distintiva del suo operato, insieme a un stile amabile, sempre affabile e cordiale in ogni circostanza. 
Dal 2010 al 2014 Osti entrò anche a far parte del Consiglio accademico come rappresentante della Fondazione CARITRO, socio patrocinatore dell’Accademia; frattanto, tra il 2000 e il 2020 esponeva le sue ricerche, incentrate specialmente sui resoconti di viaggio e volte a indagare i rapporti tra la cultura trentina e quella tirolese, austriaca e tedesca, sulle pubblicazioni accademiche. Sintesi di queste indagini è l’importante repertorio di letteratura odeporica contenuto nella trilogia “Attraverso la regione trentino-tirolese” (2005-2017) che costituisce la sua opera maggiore e che senza dubbio consegna la sua memoria alle future generazioni di studiosi. 

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