Assemblea annuale ordinaria del Corpo accademico 2020
Come da tradizione, nel corso dell'Assemblea annuale del Corpo accademico sono stati presentati i soci aggregati nel 2019.
I nuovi membri dell'Accademia Roveretana degli Agiati sono:
Nivedita Agarawal
Accanto all’attività professionale svolta con estrema passione e competenza, ha affiancato costantemente un’attività di ricerca nel campo delle neuroscienze cliniche. Lo studio delle malattie neurologiche, svolto attraverso tecniche avanzate di imaging, rappresenta una delle attuali linee di ricerca più promettenti nello studio del funzionamento e della patologia del nostro cervello. A tale proposito, Nivedita Agarwal si è impegnata in importanti progetti di studio svolti nel nostro territorio per conto dell’Azienda Sanitaria Provinciale. Grazie al suo impegno e alle sue capacità professionali, anche gli utenti del nostro territorio hanno a disposizione tecniche di avanguardia nella cura e nello studio di importanti e complesse malattie neurologiche in linea con i centri europei più avanzati. L’Agarwal ha poi una documentata esperienza in campo internazionale, avendo compiuto stages di formazione in importanti centri di neuroradiologia all’estero. In più occasioni ha preso parte a eventi divulgativi nel nostro territorio mettendo a disposizione di tutti gli interessati la sua indubbia formazione scientifica di alto livello.
Élisabeth Décultot
Dopo essere stata allieva dell’École Normale Supérieure di Parigi, ha conseguito nel 1995 il dottorato in studi germanici e nel 2004 l’abilitazione a direttrice di ricerca. Dal 2015 è professore della cattedra Humboldt in cultura scritta moderna e transfert culturali europei presso l’Università di Halle-Wittenberg. È considerata una delle maggiori studiose viventi di Winckelmann e della sua opera, su cui ha pubblicato nel 2000 la fondamentale monografia Johann Joachim Winckelmann. Enquête sur la genèse de l’histoire de l’art, tradotta nel 2005 in tedesco. Ha curato l’edizione della corrispondenza di Johann Georg Wille e quella degli scritti di Johann Georg Sulzer. Inoltre ha curato una ventina di opere miscellanee e edito più di centoventi saggi in riviste e volumi di atti in Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia. Ha organizzato due mostre molto importanti: nel 2010 al Louvre di Parigi il Musée de papier. L’Antiquité en livres, 1600-1800 e nel 2017 al Nuovo Museo di Weimar Winckelmann. Moderne Antike. Ha partecipato a due convegni internazionali della nostra Accademia: nell’ottobre 2003 Neoclassicismo – momento europeo e nell’ottobre 2017 La rete prosopografica di Johann Joachim Winckelmann: bilancio e prospettive.
Duccio Dogheria
Laureato nel 2003 in storia della miniatura presso la facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna, ha conseguito nel 2007 il diploma di specializzazione in storia dell’illustrazione libraria presso la Scuola di Specializzazione in storia dell’arte sempre dell’Università di Bologna. Nel 2012 ha ottenuto il diploma di archivistica, paleografia e diplomatica presso l’Archivio di Stato di Bolzano. Dal 2009 è funzionario storico culturale ad indirizzo archivistico presso l’Archivio del Novecento del Mart di Rovereto. Ha co-curato svariate mostre, organizzate dal Mart, tra cui Manu propria. Il segno calligrafico come opera d’arte (2018) e La donazione Pablo Echaurren (2019). È autore di numerosi saggi, dedicati soprattutto alla storia dell’arte e della grafica del Trentino in età contemporanea, e di due monografie: Street art. Storia e controstoria, tecniche e protagonisti (Firenze 2015) e Pirati e falsi editoriali nell’Italia degli anni ’70 (Pitigliano 2018).
Daniela Ferrari
Nel 2004 ha conseguito la laurea in storia dell’arte contemporanea presso la facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli Studi di Milano. Attualmente è curatrice e conservatrice in qualità di funzionario storico-culturale presso il Mart di Rovereto. Si occupa prevalentemente dell’arte italiana del XX e del XXI secolo, con un interesse specifico per il Futurismo, il Novecento italiano e la ricerca verbovisuale. Ha curato per il Mart svariate mostre, tra cui Un’eterna bellezza. Il canone classico nell’arte italiana del primo Novecento (2017), More than Words … (2018), Margherita Sarfatti. Il Novecento italiano nel mondo (2018), Passione. 12 progetti per l’arte italiana (2019). È autrice di numerosi saggi, schede e libri. Nel 2009 ha scritto la guida di Trento, edita da Skira Corriere della Sera. Nel 2012 ha pubblicato il volume Archivio di Nuova Scrittura Paolo Della Grazia. Storia di una collezione (Silvana Editoriale). Nel 2018 ha curato, assieme a Andrea Pinotti, il libro-antologia La cornice. Storie, teorie, testi (Johan & Levi).
Salvatore Ferrari
Dopo la laurea in conservazione dei beni culturali e la specializzazione in storia dell’arte e delle arti minori, ha svolto e svolge una vasta attività concentrata sulla valorizzazione del patrimonio artistico, storico e culturale del Trentino, testimoniata da un cospicuo numero di pubblicazioni. I suoi interessi si sono inoltre allargati all’area friulana, veneta e lombarda con pregevoli contributi di approfondimento. Come funzionario storico dell’arte nell’ambito della PAT si occupa, con incarichi di responsabilità, in particolare della tutela del patrimonio artistico del Trentino anche attraverso l’attività di direzione restauri e l’organizzazione di iniziative espositive. Da sempre svolge una considerevole e apprezzata attività nell’ambito della promozione culturale, della divulgazione, dell’educazione al patrimonio culturale del volontariato, contraddistinta da un generoso ed esemplare impegno civile.
Angelo Foletto
Laureato in Lettere all’Università degli Studi di Milano con una tesi su Stiffelio e Aroldo di Giuseppe Verdi, ha studiato anche al conservatorio Giuseppe Verdi sempre a Milano. Ha iniziato a scrivere su «Discoteca Hi-fi», «Musica» e «Musica viva», dopo aver lavorato negli archivi musicali dell’Angelicum, del Teatro della Scala, della Casa Musicale Sonzogno. Dal 1981 al 2006 ha insegnato Storia della Musica ai conservatori di Verona, Piacenza e Milano. Ha tenuto i seminari «Scrivere di musica» alla scuola Holden di Torino. Giornalista professionista dal 1980, collaboratore e critico musicale di «La Repubblica» dal 1978, ha partecipato all’ideazione delle collane di musica classica del Gruppo l’Espresso firmando numerosi testi di accompagnamento delle relative pubblicazioni audio-video. Vicedirettore per dieci anni di «Musica Viva», scrive dalla fondazione su «Suonare News» e collabora a «Classica Voice», «Amadeus», «Il Giornale della Musica» e altre riviste specializzate. Autore di programmi di sala, tiene conferenze e seminari, firma voci musicali per enciclopedie, collabora con Rai3, RaiSat, Classica+, Radiotre, Mediaset, Radiotelevisione della Svizzera Italiana, Radiopolare e la Compagnia di Glauco Mauri. Ha ideato e condotto i programmi radiofonici Interpreti mozartiani a confronto (1991) e Musicasette (1995-96). Collaboratore del Coro della Sat di Trento, sia come componente della commissione artistica della Fondazione Coro della SAT, sia come autore di pubblicazioni sul canto popolare e di introduzioni critiche ai Canzonieri di recente pubblicazione.
Claudio Fontanari
Dopo la laurea in matematica presso l’Università di Trento ha conseguito il dottorato in Matematica alla SNS di Pisa. Dal 2012 è professore associato presso l’Università di Trento per il dipartimento di Matematica il CIMeC. Ha scritto moltissimi articoli di ricerca in matematica (geometria), ma si vuole qui evidenziare i due ultimi dei suoi quattro importanti filoni:
1) curve algebriche e spazi Moduli;
2) geometria Proiettiva e geometria birazionale;
3) applicazione dell’algebra e della geometria (ad esempio in teoria dei codici e computer vision);
4) storia e filosofia della matematica;
Per quanto concerne il filone dell’applicazione dell’algebra e della geometria ha collaborato con ingegneri, informatici e biologi di varie università. A proposito invece dell’ambito della storia e della filosofia della matematica ha coorganizzato diversi convegni con i colleghi della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. Ha ricevuto il premio Medal “Le Scienze” for Mathematics (2007) e la Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana.
Federica Fortunato
Dopo il diploma di pianoforte e la laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne, ha proseguito gli studi musicali (pianoforte, clavicembalo, didattica della musica) e umanistici (Lettere Moderne) e completato il corso quinquennale di “Espressione corporea secondo il metodo Martinet”. È titolare della cattedra di Storia della Musica presso il conservatorio “F. Bonporti” di Trento, dove conduce inoltre i corsi di Tecniche di Consapevolezza Corporea e dove, in quanto coordinatrice Erasmus, segue i progetti internazionali. Fa parte del Laboratorio Permanente “Riccardo Zandonai”, entro il quale ha collaborato al progetto di trascrizione, indicizzazione, messa in rete dell’epistolario del compositore roveretano. È tra i fondatori del Centro internazionale di Studi “Riccardo Zandonai” con il quale progetta e organizza convegni, concerti, attività di ricerca, lavori editoriali. Ha collaborato con istituzioni culturali e formative, tra cui la RAI di Trento, l’Accademia Roveretana di Musica Antica, la Scuola Musicale “R. Zandonai” di Rovereto, l’Iprase del Trentino, la Biblioteca Civica di Rovereto, l’Accademia Roveretana degli Agiati. Impegnata in diverse organizzazioni, ha svolto attività di promozione e formazione nell’ambito della cooperazione internazionale e dell’educazione alla convivenza.
Hannes Obermair
Dopo gli studi universitari in storia, filosofia e filologia germanica presso le Università di Innsbruck e Vienna e alcuni stages lavorativi in Austria e Germania, ha conseguito il diploma statale biennale in Archivistica, Diplomatica e Paleografia presso l’Archivio di Stato di Bolzano. Nel 1992 è tra i cofondatori dell’associazione storica bolzanina “Geschichte und Region/Storia e Regione”, fungendo da allora quale coeditore dell’omonima rivista plurilingue e assumendo la presidenza della società dal 2014 al 2016. Dal 1994 al 2001 ha lavorato presso l’Archivio Provinciale di Bolzano. Dal 1997 è membro del Comitato statuario italiano, istituito presso la Biblioteca del Senato di Roma. Nel 2001 è stato Research Fellow del Max-Planck-Institut für Geschichte a Göttingen. Dal 2002 al 2017 ha prestato servizio presso l’Archivio Storico della Città di Bolzano. Dal 2006 è socio onorario della Società Trentina di Studi Storici; dal 2010 fa parte del comitato redazionale degli “Studi Trentini. Storia”. Dal 2012 è membro del Warwick Network for Parish Research presso l’University of Warwick (GB). Dal 2004-2005 svolge attività storico-didattica presso l’Università di Innsbruck, sia di medievistica, sia di storia contemporanea. Dal 2018 è consulente scientifico dei Musei della Provincia Autonoma di Bolzano. Dal 2018 è membro direttivo degli “Studi di storia medievale e diplomatica”, pubblicati per conto dell’Università degli Studi di Milano, nonché del “Comitato Italiano per gli Studi e le Edizioni delle Fonti Normative”, promosse dall’Università degli Studi di Bologna.