Assemblea annuale ordinaria del Corpo accademico 2024

 

Come da tradizione, nel corso dell'Assemblea annuale del Corpo accademico sono stati presentati i soci aggregati nel 2023.
I nuovi membri dell'Accademia Roveretana degli Agiati sono:


Maurizio Battisti
Ha collaborato con l’Accademia degli Agiati presentando una relazione dal titolo ‘L’archivio Paolo Orsi conservato al Museo Civico di Rovereto: l’epistolario e i primi taccuini’ durante il seminario ‘La Sicilia di Paolo Orsi. Diario degli scavi e riflessioni storiche e topografiche dell'archeologo roveretano nei volumi dei Taccuini pubblicati dall'Accademia Nazionale dei Lincei’, in data 11 novembre 2022. Inoltre ha moderato l’incontro con il regista Cesare Bornazzini, autore del video ‘Spina, città etrusca’, presentato in Accademia il 17 Febbraio 2023. Attualmente è il curatore della mostra ‘Gente di fiume’, inaugurata il 3 marzo 2023 presso la Fondazione Museo civico di Rovereto. Da otto anni fa parte del team che organizza il Festival internazionale di archeologia.
Ha lavorato come archeologo sul campo assumendo spesso il ruolo di direttore scientifico e in laboratorio ha curato elaborazione grafica e informatica dei dati di scavo, schedatura e pubblicazione dei materiali. Organizza visite guidate a siti archeologici e a sale espositive. È socio attivo della Società del Museo Civico; dal 2016 riveste la carica di Presidente dell’Associazione lagarina di storia antica.


Dario Calomino
Archeologo classico specializzato in numismatica greca e romana, dal settembre 2021 è professore associato di Numismatica nel Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona. Si è formato presso l’Università di Padova, dove ha conseguito una laurea quadriennale in Lettere Classiche e un diploma di specializzazione in Archeologia Classica, prima di completare un dottorato in Scienze Storiche e Antropologiche a Verona nel 2009. In Italia ha collaborato a lungo sia con le università di Padova e Verona, sia con diversi musei civici e statali, fra cui in particolare il Museo Civico di Rovereto, presso il quale ha studiato le monete della collezione Orsi e ha pubblicato i reperti numismatici del sito di S. Andrea di Loppio. Dal 2012 al 2017 ha lavorato come ricercatore a Londra, nel Department of Coins and Medals del British Museum: qui è entrato a far parte del progetto internazionale “Roman Provincial Coinage”, che coinvolge alcune delle maggiori istituzioni museali europee ed extraeuropee (Parigi, Berlino, Vienna, Monaco, New York), oltre alle università di Oxford e Cambridge, finalizzato allo studio sistematico delle monetazioni delle città romane provinciali. Dal 2013 al 2016 è stato membro del consiglio della Royal Numismatic Society, dal 2017 al 2020 di quello della Society for the Promotion of Roman Studies. Dal 2017 al 2020 ha lavorato come Research Fellow presso il Dipartimento di Classic and Ancient History dell’Università di Warwick, nel Regno Unito. Nel 2020 è risultato vincitore di un Consilidator Grant del European Reseach Council (ERC), uno dei maggiori finanziamenti dell’Unione Europea all’interno del programma Horizon 2020, per il progetto “The Roman Empereor Seen from the Provinces” (RESP), che svolgerà nel quinquennio 2021-2026 presso il Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona in collaborazione con il King’s College di Londra e del Manufacturing Centre dell’Università di Warwick (UK).

 

Francesco Collotti
Dopo la laurea presso il Politecnico di Milano (Giorgio Grassi, 1984), è stato collaboratore di Domus, Rivista Tecnica, d’A, Materia, Archithése e redattore di Phalaris. È attualmente redattore di Firenze Architettura, membro del Comitato Scientifico di Archi e corrispondente dall’Italia di Werk. Coautore del Dizionario critico illustrato delle voci più utili all’architetto moderno (Bologna, 1993), ha insegnato al Politecnico Federale di Zurigo e presso la Facoltà di Architettura di Dortmund, tenendo lezioni e conferenze presso diverse università e accademie straniere, nonché in numerose università italiane, presso la FTIC di Firenze, l’USAL di Buenos Aires. Ha – tra l’altro – costruito diversi edifici pubblici e case per la gente in quel di Milano e alcuni musei con recupero di
paesaggi fortificati in Trentino (tra i quali il Forte d Pozzacchio) e in Veneto (con G. Pirazzoli), collabora con varie amministrazioni pubbliche per la riconversione di aree dismesse e la riqualificazione ambientale e paesaggistica di luoghi degradati; attualmente sta seguendo alcune ricerche progettuali relative alle architetture per la produzione dell’energia.

Ralf Georg Czapla
Professore straordinario di letteratura tedesca e comparata all'Università di Heidelberg, lavora ininterrottamente dal 1998 su temi di storia letteraria e culturale italiana e sulle relazioni culturali tra Italia e Germania dal tardo Medioevo ad oggi. Il focus delle sue indagini si concentra in particolar modo sull'immagine di Roma nella letteratura e nel cinema, sui viaggi in Italia di poeti e studiosi europei e (dal 2013) sulla Resistenza e la sua ricezione. Dal 2020 fa ricerche su Hans Leifhelm, che visse a Riva del Garda dal 1942 al 1947 e divenne noto come traduttore di letteratura italiana (Montale, Betti, Carducci, Ungaretti).

 

Tommaso Tabarelli de Fatis
Il Prof. Tommaso Tabarelli de Fatis, fisico di fama internazionale, ha contribuito in modo significativo, attraverso la progettazione e realizzazione di esperimenti innovativi, alla conoscenza delle interazioni fondamentali che regolano la fisica del microcosmo, dal bosone di Higgs -- particella che conferisce la massa delle particelle elementari e che svolge un ruolo chiave nella formulazione del “Modello Standard” con il quale si descrivono tre delle quattro interazioni fondamentali in Natura -- al neutrino particella che regola l’interazione nucleare debole con conseguenze che si ripercuotono non solo in ambito della Fisica Fondamentale ma anche in Astrofisica e Cosmologia – dalle stelle ai primi istanti della formazione dell’Universo.


Salvatore de Salvo Fattor
Salvatore de Salvo Fattor unisce da sempre la passione per la ricerca musicologica allo studio e all’interpretazione della musica medievale, curando in particolare il repertorio di cantus planus.
Grazie alle sue competenze archivistiche, semiografiche e filologiche ha sviluppato una conoscenza approfondita della storia musicale trentina e specialmente roveretana. Le sue pubblicazioni riguardano aspetti di storia musicale sacra legati ai centri nei quali ha lavorato (Roma, Bologna, Rovereto) e spazianti tra Medioevo, Rinascimento e Ottocento. Tra gli studi relativi all’area trentina vanno segnalati quelli sulla vita musicale a Rovereto, in particolare sulla Cappella musicale di S. Marco e sull’associazionismo corale del diciannovesimo secolo. Estensore di molti profili per il Dizionario Biografico degli Italiani (Treccani), per l’ambito trentino ha curato quelli di Vincenzo Gianferrari e di Luigi Mozzani. Ricoprendo l’incarico di presidenza dell’IMBUS (Istituto Bibliografico Musicale) si trova in un punto strategico per la promozione di studi ed eventi pubblici (presentazioni di libri, progetti, concerti) in collaborazione con i principali enti italiani, a partire dalla Biblioteca Nazionale di Roma.

 

Elena Franchi
La prof.ssa Franchi è docente universitario di alto profilo. Sia la sua formazione, sia i suoi progetti di ricerca sono di rilevanza europea. È ERC Consolidator Grant per il progetto: "FeBo: Federalism and Border Management in Greek Antiquity" (ERC 2021 Cog PR. Nr. 101043954); ha svolto in più occasioni attività di ricerca presso la fondazione A. von Humboldt; nel 2013 è stata premiata all’International Conference Conflict in the Peloponnese presso l’Università di Nottingham. Ha tenuto conferenze e relazioni presso Università italiane (Trento, Genova, Bologna, Venezia, Cattolica di Milano, Federico II diNapoli, Firenze, Siena, Roma), europee (Vienna, Friburgo, Lione, Madrid, Munster, Nottingham, Regensburg, St. Andrews) ed extraeuropee (Università di Waterloo
in Canada). Per l’Accademia degli Agiati è stata ospite gradita con una conferenza dal titolo "La filosofia e la storia: la paideia a Sparta e le sue riforme", il 17.02.2022 (all’interno del ciclo di conferenze “La filosofia incontra gli altri Saperi”, a cura di Alessandro Palazzo ed Elisa Gelmini). I suoi principali ambiti di attuale ricerca e interesse riguardano: la storia di Sparta e Argo, della Focide e della Tessaglia, Erodoto, Tucidide, Demostene, le guerre di confine, gli stati "federali” greci, i rituali di iniziazione, gli studi sulla memoria e la didattica della storia. Apprezzata negli ambiti universitari sa trovare modalità opportune per comunicare anche in contesti più divulgativi.

 

Gianluca Introzzi
• Collaboratore dell’Accademia degli Agiati: membro del comitato scientifico degli Atti B e autore di articoli per gli Atti B.
• Membro del gruppo pavese di ATLAS (CERN, Ginevra, Svizzera) dedicato allo sviluppo di MicroMegas Muon Chambers (responsabile locale per tale progetto dal febbraio 2014 all’aprile 2018.
• Esperienza didattica: Esercitazioni di Fisica generale a Fisica e Matematica; Fisica e Radioattività nelle lauree triennali d’area Medica; Fisica Moderna a Matematica; Radioattività e Fondamenti della Fisica a Fisica; Epistemologia e Didattica della Fisica Moderna alla SILSIS. Relatore o correlatore di 14 tesi.
• Attività editoriale: Curatore di una collana di Fisica moderna per Carocci Editore. Membro, dal 2013, del Comitato scientifico editoriale di Pavia University Press.• Partecipazione all’esperimento SDC (Solenoidal Detec- tor Collaboration) ad SSC (Superconducting Super Collider) di Dallas (Texas, USA).
• Partecipazione all’esperimento CDF (Collider Detector Fermilab): sviluppo di nuovi rivelatori (calorimetri in avanti) e apparati (sistema di calibrazione mediante laser), Acquisition Expert, Operation Manager, Scientific Coordinator.
• Partecipazione ad un programma di scambio che portava studenti italiani a svolgere ricerca a Fermilab nel periodo estivo.
• Partecipazione allo sviluppo di nuovi esperimenti: Fourth Concept Detector per un Linear Collider ed esperimenti sui neutrini quali LBNE e DUNE a Fermilab.

 

Rossella Ioppi
Laureata con lode in Scienze storiche presso l’Università degli Studi di Trento ha conseguito con esito positivo e l’attribuzione della lode il titolo di Dottore di ricerca/PhD in “Culture d’Europa. Ambiente, spazi, storie, arti, idee” (curriculum Scienze dei Beni culturali) presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. Diplomata alla Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Bolzano, ha frequentato a Roma la Scuola storica nazionale per l’edizione delle fonti documentarie istituita presso l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo (ISIME) e il Corso di Alta Formazione in Archivistica contemporanea dell’Archivio centrale dello Stato. Già assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento (2015-2016), dal 2013 al 2022 ha collaborato a diversificati progetti finalizzati allo studio, analisi e schedatura informatizzata di fonti documentarie di area trentino-tirolese, promossi dall’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler. Vincitrice del bando nazionale di selezione per archivisti esperti indetto dalla Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura, dal 2021 collabora con l’Archivio di Stato di Trento nelle attività di tutela e valorizzazione del patrimonio archivistico e nell’ambito del progetto nazionale dell’Istituto Centrale per gli Archivi (ICAR) volto all’implementazione del sistema informativo nazionale degli Archivi di Stato (SIAS). È docente di “Metodologie per l’edizione critica dei documenti medievali, moderni e contemporanei” della Scuola di archivistica, paleografia e diplomatica annessa all’Archivio diStato di Bolzano.

 

Patrizia Paradisi
Allieva del grande latinista Alfonso Traina, Patrizia Paradisi nei suoi studi si è occupata prevalentemente di poesia neolatina in Italia fra Otto e Novecento e della ricezione dei classici latini e greci negli autori italiani, con particolare e insistita attenzione ad autori come Tommaseo, Carducci, Pascoli e D’Annunzio, estendendo poi l’indagine altri classicisti minori e poeti neolatini fra Otto e Novecento (dal comacchiese Alessandro Zappata al modenese Tommaso Sorbelli, dal calabrese Francesco Sofia Alessio ai membri della Scuola neoclassica romagnola, al padovano Francesco Pimbiolo) con una intensa produzione di saggi e di edizioni commentate di opere. È, inoltre, Direttore responsabile della «Rivista pascoliana» (promossa dall’Accademia Pascoliana di San Mauro Pascoli, Pàtron editore, Bologna), e membro della Commissione per l’Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Pascoli.
Si è occupata anche di onomastica letteraria, partecipando a numerosi convegni con analisi inter- testuali su Pascoli, d’Annunzio, Carducci, Manzoni, Tommaseo pubblicate sulle riviste «il Nome nel testo» (Pisa) e «RIOn. Rivista Italiana di Onomastica» (Roma). Altri suoi ambiti di ricerca e studio riguardano la fenomenologia e la storia delle traduzioni dei classici latini e greci, e la storia delle istituzioni scolastiche. Dal 1999, ha affiancato alla sua attività didattica nei Licei il coordinamento della Scuola di Specializzazione all’Insegnamento Secondario della Regione Emilia–Romagna” e la responsabilità del Laboratorio di Didattica della lingua e della letteratura latina.
È Socia di numerose accademie e centri studio. Ha partecipato, oltre a numerosi convegni letterari nazionali e internazionali, anche alle iniziative degli Agiati con contributi pubblicati negli Atti dell’Accademia.

 

Parotto Giuliana
Filosofa della politica, è attualmente professore ordinario di filosofia politica presso l’Università di Trieste, dopo essersi formata presso gli atenei di Pavia e Pisa. È fellow presso il Voegelin Archiv dell’Università Ludwig-Maximilian di Monaco. Nel corso della sua attività di insegnamento è stata anche docente presso i licei di Cles (TN), Borgo Valsugana (TN), Liceo Galilei di Trento, e presso  l’Istituto di scienze olitiche dell’Università di Monaco. Si è occupata nei suoi numerosi scritti e nei corsi da lei tenuti di storia delle dottrine e delle idee politiche, di donne, politica e istituzioni, di teoria e simbolica politica, di teologia politica, di religioni e conflitti, dei processi di costruzione delle nazioni e di identità europea nonché della sua rappresentazione. Ha tenuto lezioni e seminari nelle università di Salisburgo, Kaunas, Innsbruck, Poitiers, Paris 8 Saint Denis, e presso il CNRS. È membro del consiglio dell’Istituto per gli incontri culturali mitteleuropei di Gorizia (ICM), della cui rivista “Kadmos Studia” è direttore scientifico. Membro del comitato scientifico delle riviste “European Journal” e “Heliopolis-Cultura, Civiltà e Politica”, nonché delle collane “Limnisco” (FrancoAngeli) e “L’Europa del pensiero” (Castelvecchi), è inoltre membro del comitato editoriale dell’annuario e degli studi della Eric-Voegelin-Gesellschaft. È riconosciuta la sua attività di studiosa sul piano nazionale e internazionale soprattutto per il ruolo di coordinamento e relazione fra il mondo scientifico italiano e quello di lingua tedesca e per il suo concreto e apprezzato contributo agli studi di filosofia.

 

Nicoletta Plotegher
Nicoletta Plotegher si occupa dei meccanismi molecolari relativi al funzionamento dei neuroni, applicando metodi di biofisica e biochimica, di imaging avanzato (microscopia confocale, ad alta risoluzione e metodi di correlazione) e di biologia quantitativa in vitro e utilizzando vari modelli cellulari. Gli ambiti di applicazione riguardano lo studio della funzionalità elettrica neuronale e del signaling del calcio (tramite imaging), della dinamica delle proteine in cellule, delle interazioni proteine-lipidi e dell'impatto di molecole lipidiche sui segnali intracellulari. Questo permette anche di studiare in maniera quantitativa come difetti in questi meccanismi possano contribuire allo sviluppo di malattie neurodegenerative, quali la malattia di Parkinson, la sclerosi laterale amiotrofica e le paraplegie spastiche ereditarie.

 

Rossano Recchia
Insegnante di materie letterarie nella vita professionale, si è occupato del curriculm e di didattica della storia. Ha collaborato con il Museo della Guerra di Rovereto e con il Museo del Risorgimento di Trento (ora Fondazione del Museo storico del Trentino) alla progettazione di unità di apprendimento: è il caso di ricordare almeno quella sul colonialismo italiano in Africa realizzata con Maura Angeli, Paolo Boccafoglio e Camillo Zadra, Il bianco e il nero. Immagini dell’Africa e
degli africani nei resoconti di guerra, pubblicata dal Museo della Guerra nel 1992.
Del 1994 è un suo apprezzato contributo nel volume Arnaldo Segarizzi, un intellettuale trentino a Venezia, a cura di Mario Peghini, edito dalla Biblioteca comunale di Avio. Ha curato il volume Sotto due bandiere. Avio nella Grande Guerra (2018) e pubblicato il saggio I tormenti della “redenzione” di Avio nella Cronaca del sindaco Francesco Perotti Beno, in Cronache della guerra in casa. Scritture dal Trentino e dal Tirolo 1914-1918, edito dal Museo della Guerra e dall’Accademia nel 2020. L’attenzione alla storia della guerra dall’osservatorio di Avio (occupata dall’esercito italiano fin dai primi giorni della nuova fase del conflitto) consente riflessioni stimolanti su questioni di confine anche sul piano politico e culturale. In collaborazione tra la nostra Accademia e alcune istituzioni scolastiche roveretane sono usciti i tre lavori finora realizzati in collaborazione con Roberto Setti. Il primo, Ginnastica, igiene, istruzione e condizione femminile tra ‘800 e ‘900 a Rovereto (2015), il secondo, La fabbrica dei maestri. Il primo secolo di vita dell’Istituto magistrale di Rovereto (1874-1969), arricchisce di un capitolo indispensabile una bibliografia storica sulle scuole della nostra città di assoluta eccellenza. Il contributo più recente, “Una vasca a favore delle anime e dei corpi delle bagnanti”. La piscina della Beata Giovanna di Rovereto, del 2020, in sé più circoscritto e marginale, tocca di nuovo con finezza un tema importante come quello del rapporto tra cultura cattolica e corpo femminile, già presente in Ginnastica, igiene, istruzione e corpo femminile. Rossano Recchia partecipa alle attività del Laboratorio di storia di Rovereto. È socio della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche.

 

Luca Salasnich
• Collaboratore dell’Accademia degli Agiati: autore di articoli per gli Atti B.
• Insegnamenti: “Struttura della Materia” e “Fisica Quantistica”.
• Ricerca nell’ambito della teoria quantistica dei sistemi a molti corpi.
• 2019-2022: Membro del Direttivo del Dottorato in Fisica.
Meccanica quantistica; teoria quantistica dei campi; struttura del nucleo atomico; integrazione funzionale alla Feynman: fisica statistica e termodinamica dei sistemi a molti corpi; caos classico e quantistico; solitoni ed equazione di Schrodinger non lineare; gas di atomi ultrafreddi. Sviluppo di codici numerici per i sistemi quantistici: livelli energetici, funzioni d’onda, modi collettivi, tunnelling quantistico. Attività di divulgazione scientifica con libri, numerosi video (corsi online per Federica.eu e per Springer) e conferenze. Attività editoriale come membro dell’editorial board di diverse riviste scientifiche: Scientific Reports, Symmetry, Condensed Matter, SciPost Physics; ed anche di New Journal of Physics, dal 2019 al 2021. Attività di ricerca multi-disciplinare come membro associato sia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) presso l’unità di Sesto Fiorentino dell’INO-CNR e sia dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) presso la Sezione di Padova.

 

Roberto Setti
Insegnante di educazione fisica particolarmente impegnato nella ridefinizione culturale e formativa del suo lavoro, ha sviluppato un intenso e tenace interesse per la ricerca storica, in particolare sullo sport e sull’associazionismo sportivo, nonché sul rapporto tra ginnastica e formazione scolastica. La sua fitta bibliografia parte con 1860-1900. L’associazionismo sportivo a Rovereto, pubblicato nel 1994 insieme a Gigi Emiliani, con il quale ha scritto anche L’attività di tiro a bersaglio tra l’800 e il ‘900 (Museo della guerra, 1995) e Balilla, dopolavoristi, atleti. Breve storia dello sport cittadino (in Rovereto 1919-1939, Laboratorio di storia, 2000). Insieme ad Antonio Zandonati ha realizzato una serie di pubblicazioni edite dal Liceo Rosmini, Una palestra, una città, una scuola. La palestra di via Giardini (2008); La vasca da nuoto e i bagni pubblici a Rovereto (2009); Il liceo Antonio Rosmini di Rovereto 1946-1970 (2010); Il campo Quercia: l’inizio della pallacanestro a Rovereto (2012); La Pista. 1885-1913: storia del velocipedismo a Rovereto (2013). Costruiti declinando di volta in volta uno schema semplice e di notevole efficacia, i volumi configurano un coerente percorso di storia urbana e sociale, nonché di storia della scuola at-
traverso significativi frammenti. Uno sviluppo nella direzione di una storiografia più complessa costituisce il volume realizzato nel 2015 con Rossano Recchia, Ginnastica, igiene, istruzione e condizione femminile tra ‘800 e ‘900 a
Rovereto, edito in collaborazione tra Accademia degli Agiati e Liceo Rosmini. Sorretto da una vasta ricerca d’archivio, il libro si inoltra in territori finora poco esplorati. La collaborazione tra Setti e Recchia è proseguita con La fabbrica dei maestri. Il primo secolo di vita dell’Istituto magistrale di Rovereto (1874-1969), edito nel 2018 e con “Una vasca a favore delle anime e dei corpi delle bagnanti”. La piscina della Beata Giovanna di Rovereto, del 2020. Il percorso di Setti comprende il reperimento di fotografie e di altro materiale documentario, conferito alla Biblioteca Civica nella prospettiva di una memoria anche istituzionale dello sport, nonché la collaborazione a numerose mostre e il loro allestimento. Tra i criteri seguiti costantemente nel suo lavoro, quello di una larga “restituzione” dei risultati della ricerca, in una dimensione esplicitamente sociale del “fare storia”.

 

Marco Stenico
Diplomato al Liceo classico “Giovanni Prati” di Trento, ha perfezionato le competenze in Paleografia e Diplomatica. Dal 1989 al 2005 ha collaborato con il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Trento, Facoltà di Sociologia, nell’ambito di un progetto pluriennale coordinato dal prof. Fabio Giacomoni sul tema della normativa elaborata dalle comunità di regola rurali trentine; ha curato la ricerca archivistica delle fonti documentarie e partecipato alla trascrizione delle stesse a fini editoriali. Ha svolto come libero professionista progetti di ricerca finalizzati alla ricerca, schedatura, edizione e studio di fonti documentarie su incarichi del Servizio Cultura del Comune di Trento, del Ministero per i Beni e le Attività culturali e Direzione dell’Archivio di Stato di Tren-
to, della Fondazione Edmund Mach di S. Michele all’Adige, della Fondazione Bruno Kessler – Isig, del Museo Diocesano di Trento, dell’Ecomuseo “Argentario” APS di Civezzano, del Castello del Buonconsiglio. Monumenti e collezioni provinciali, della Fondazione Museo Storico del Trentino, e degli Assessorati alla Cultura dei Comuni di Bosentino, Flavon, Mezzolombardo, Rabbi, Taio. Dal 2018 al 2021 ha partecipato come collaboratore di ricerca archivistica e schedatura delle fonti a due progetti promossi dal Comune di Pergine Valsugana, e nel 2022-2023 a un terzo progetto promosso dalla Comunità Alta Valsugana e Bersntol, riguardanti la storia del Distretto minerario di Pergine (secoli XVIXIX). Dal 2002 è socio della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche.

 

Giulia Tomasi
Fin dalla giovanissima età appassionata all’ambiente naturale, a partire dal suo tirocinio formativo presso la Sezione botanica della Fondazione Museo Civico di Rovereto, ove esercita attualmente la sua attività di ricercatrice a tempo indeterminato, è entrata a far parte del progetto Cartografia Floristica delle province di Trento e Verona. In questo contesto ha al suo attivo numerose escursioni esplorative e quasi 200.000 dati floristici raccolti sul campo. A margine di quest’ambito di ricerca, si occupa anche di ecologia, in particolare per quanto concerne gli indicatori biologici del riscaldamento globale, di didattica e di divulgazione.
Dal 2016 è membro della Società Museo Civico di Rovereto e dal gennaio 2017 al 2022 ne èstata anche consigliere del Coniglio di Amministrazione.
Dal 2013 al 2020 è collaboratrice presso lo studio associato 3e di Trento nel progetto Malga Plus per il Parco Naturale Locale del Monte Baldo.

 

Annely Zeni
Nella figura artistica e scientifica di Annely Zeni, musicista e musicologa, pubblicista e promotrice di progetti divulgativi nella Scuola secondaria superiore, si incontra la complessa identità dell’operatore culturale d’alto profilo. Riconoscere nella musica il medium capace di legare discipline appartenenti a più ambiti è tratto decisivo della cultura del moderno, così come già al  principio del Novecento attesta il mondo intellettuale e musicale nell’Europa più avanzata, dalla Parigi di Debussy alla Vienna di Freud, Mahler e Schönberg, ma è anche tratto della più fertile vocazione pedagogica presente. Consapevole interprete di questa prospettiva valoriale, storicamente fondata e pragmaticamente declinata nel contesto sociale del Trentino a partire dagli anni Ottanta, Annely Zeni ha impresso all’ambiente culturale del nostro territorio un dinamismo caratterizzato non da occasionalità ma da progettualità organica: si dice, al di là dell’attività didattica e di direzione nell’ambito della Scuole musicali del Registro provinciale trentino, di una strutturata opera di intervento nel mondo della formazione scolastica e in quello della formazione permanente. Strumenti di tale operosità sono i cicli di Storia della musica introdotti e sostenuti in prima persona in un lungo periodo -particolarmente approfondito il progetto “Apollo”, che declina mito e musica in molte annualità, così come l’esplorazione musicale del Risorgimento italiano-, quindi i compiti istituzionali nel Festival regionale di Musica Sacra. L’invito alla conoscenza del melodramma, all’interpretazione dell’intreccio linguistico che ne caratterizza l’impianto estetico, è obiettivo tradotto dalla Zeni anche in una intensa animazione di trasferte nei teatri d’opera delle regioni limitrofe, con approfondimenti letterari, drammaturgici, musicali. Nota qualificante l’azione culturale di Annely Zeni è, in sintesi, la capacità di tessere attraverso la ricerca, la saggistica, l’attività giornalistica, l’attività pedagogica in senso lato, la rete di relazioni che avvolge i saperi, a partire dalla ricchezza della letteratura musicale.

 

Maurizio Zulian
Grande appassionato di egittologia e profondo conoscitore della terra dei Faraoni, fin dalla prima età degli anni ‘90 del secolo scorso ha visitato l’Egitto e i suoi siti archeologici più reconditi,documentandone in immagini l’inestimabile patrimonio culturale. Socio della Società Museo Civico di Rovereto, nominato conservatore onorario del Museo Civico di Rovereto per la Sezione Scienze naturali ed Archeologia in immagini, ha donato al MCR oltre centomila immagini fotografiche, scattate nel corso di trent’anni di viaggi in Egitto, immagini che sono confluite nell’archivio della Fondazione MCR e sono ora disponibili al pubblico nella banche dati online. Nel 2022 ha pubblicato, per i caratteri di Marsilio e, in collaborazione con il giornalista scientifico Maurizio Tavan,il volume “Nella terra di Pakhet”, volume di 575 pagine che raccoglie oltre 800 foto inedite e le informazioni raccolte in prima persona sui trentuno siti archeologici del Medio Egitto corredati da note bibliografiche e osservazioni di carattere topografiche. Dal 2022 è presidente della Società Museo Civico di Rovereto.

 

 

 

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