Fozio. Tra crisi ecclesiale e magistero letterario
Atti del Seminario, Rovereto 29 marzo 1999
di L. CANFORA, N. G. WILSON, C. BEVEGNI, a cura di G. MENESTRINA
Morcelliana, Brescia 2000
Per la Chiesa d'Oriente è un santo, che si festeggia in febbraio. per la Chiesa d'Occidente è stato a lungo l'iniziatore della divisione sfociata nello scisma che tuttora divide a metà il nostro Continente. Per gli studiosi del mondo greco è l'uomo al quale siamo più debitori: tale è la dovizia di testi e di informazioni sulla letterature greca perduta che ci ha messo in salvo. Per la storia del pensiero politico è il primo che abbia riaffrontato la questione del ruolo e dei poteri di un sovrano. Questo fu Fozio, Patriarca due volte a Bisanzio: umanista, teologo, uomo di fede. le sue opere sono uno dei maggiori monumenti della grecità bizantina. La sua riscoperta in occidente è legata a eventi storici capitali, tra cui il Concilio di Trento. La sua ulteriore ricezione venne a intrecciarsi da un lato con i rigori dell'Indice, dall'altro con il rilancio degli studi di greco promosso dalla Riforma protestante. E' da chiedersi quanto. e se, tutto ciò abbia giovato alla conoscenza dell'imponente lascito foziano, la Bibliotheca, l'Epistolario, gli scritti teologici; ma, certo, il lavoro da fare intorno a tali opere è ancora molto. Negli studi qui raccolti, gli autori si propongono di rispondere almeno in parte a questi interrogativi: L. Canfora rievoca e discute la vicenda della deposizione di Fozio nell'869-870; N.G. Wilson illustra la forte presenza del retaggio classico nell'epistolario foziano; infine, C. Bevegni approfondisce un aspetto che possiamo considerare paradigmatico della Bibliotheca, ossia il peculiare uso delle fonti.